La qualità di un edificio si valuta in molteplici ambiti, quali ad esempio la distribuzione degli spazi, la collocazione geografica, le prestazioni energetiche e, last but not least, i requisiti acustici.
È molto importante considerare le problematiche derivanti dalla propagazione del rumore già in fase di progetto; infatti una cattiva progettazione può rovinare la vivibilità di edifici (sia residenziali che commerciali e direzionali), rendendo difficoltosi gli interventi di risoluzione ex-post.
Gli aspetti da valutare in fase progettuale sono riconducibili a quattro tipologie:
- Isolamento di facciata
- Rumore di calpestio
- Isolamento aereo interno
- Rumore degli impianti.
La valutazione prestazionale si conduce in accordo alle norme UNI EN 12354, che stabiliscono le modalità di analisi per le diverse casistiche sopra indicate.
Vale la pena ricordare che le maggiori non conformità si riscontrano sia nella mancanza di adeguata progettazione sia nell’errata realizzazione in opera.
La scelta dei materiali corretti associata alla corretta progettazione e ad un’attenta direzione lavori (svolta da personale competente in ambito acustico) permettono di ottenere edifici in linea con i moderni standard e, pertanto, confortevoli e adeguatamente isolati rispetto alle sorgenti di disturbo.
Un’ultima nota riguarda l’integrazione tra acustica, prevenzione incendi e requisiti energetici; questi tre ambiti, apparentemente indipendenti, sono invece strettamente correlati in quanto le prestazioni di isolamento acustico, resistenza e reazione al fuoco e isolamento termico dipendono in maniera netta dai materiali utilizzati nell’edificio. In fase di progetto è quindi opportuno considerare congiuntamente questi requisiti prestazionali, al fine di ottimizzare i costi e perseguire criteri di eccellenza.
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