Sicurezza sul Lavoro: Come Affrontare il Rischio Vibrazioni e Rumore

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Nel mondo del lavoro, la tutela della salute e dell’integrità psicofisica dei lavoratori è un principio cardine. Tra i fattori di rischio meno visibili ma estremamente dannosi nel tempo, troviamo vibrazioni e rumore. Entrambi possono generare gravi effetti sulla salute se non adeguatamente gestiti, e sono oggetto di precise normative all’interno del Testo Unico sulla Sicurezza (D.Lgs. 81/2008).


Rischio Rumore: Quando Diventa Pericoloso?

Il rumore è uno dei rischi più comuni in ambienti industriali, edilizi, agricoli e nei trasporti. L’esposizione prolungata a livelli sonori elevati può causare ipoacusia da rumore, ovvero la perdita progressiva dell’udito, spesso irreversibile.


Valori di esposizione secondo la normativa:

  • Inferiore a 80 dB(A): rischio trascurabile, ma da monitorare.
  • Tra 80 e 85 dB(A): serve informazione, formazione e disponibilità dei DPI (tappi, cuffie).
  • Oltre 85 dB(A): obbligo di misure tecniche, organizzative e uso obbligatorio dei DPI.


Effetti sulla salute:

  • Danni uditivi permanenti
  • Stress, irritabilità e calo della concentrazione
  • Interferenze nella comunicazione e nella percezione di segnali d’allarme


Rischio Vibrazioni Meccaniche

Il rischio da vibrazioni meccaniche riguarda principalmente lavoratori che utilizzano strumenti vibranti (martelli pneumatici, trapani, motoseghe) o che operano su mezzi in movimento.


Due categorie principali:

  • Vibrazioni mano-braccio (HAV): possono causare la sindrome del dito bianco e danni a nervi e articolazioni.
  • Vibrazioni corpo intero (WBV): tipiche per chi guida mezzi pesanti, possono causare problemi alla colonna vertebrale e al sistema muscolo-scheletrico.


Limiti normativi:

  • Livello d’azione giornaliero HAV: 2,5 m/s²
  • Valore limite di esposizione HAV: 5,0 m/s²
  • Livello d’azione giornaliero WBV: 0,5 m/s²
  • Valore limite di esposizione WBV: 1,15 m/s²


Strategie di Prevenzione e Protezione


Valutazione dei Rischi

Il datore di lavoro è tenuto a effettuare una valutazione tecnica e documentata dell’esposizione a rumore e vibrazioni, con l’ausilio di strumentazione specifica e personale qualificato.


Misure Tecniche

  • Uso di macchinari silenziati o antivibranti
  • Manutenzione regolare delle attrezzature
  • Barriere acustiche, rivestimenti fonoassorbenti
  • Ammortizzatori e sedili ergonomici per i mezzi

Organizzazione del Lavoro

  • Turnazione per limitare i tempi di esposizione
  • Pause regolari
  • Zone a basso rumore per il recupero

DPI – Dispositivi di Protezione Individuale

  • Cuffie, inserti auricolari, guanti antivibranti, impugnature ammortizzate
  • I DPI devono essere scelti in base ai livelli di esposizione e alla conformità alle normative europee (marchio CE)


Formazione e Informazione

Ogni lavoratore deve essere formato sui rischi specifici, sull’uso corretto dei DPI e sulle buone pratiche per ridurre l’esposizione.

Sorveglianza Sanitaria

Quando i livelli di esposizione superano le soglie di azione previste dalla legge, è obbligatoria la sorveglianza sanitaria periodica a cura del medico competente. Lo scopo è intercettare precocemente segni di danno e valutare l’idoneità del lavoratore alla mansione.


Conclusioni

La gestione dei rischi da rumore e vibrazioni è un pilastro fondamentale nella sicurezza sul lavoro. Richiede un approccio integrato: valutazione, prevenzione tecnica, protezione individuale, formazione e monitoraggio sanitario. Affrontare in modo serio questi pericoli significa salvaguardare la salute a lungo termine dei lavoratori e ridurre i costi sociali e aziendali legati a infortuni e malattie professionali.

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