La valutazione del rischio derivante da radiazioni ottiche artificiali (ROA) deve prendere in considerazione tutte le potenziali sorgenti di ROA presenti nell’ambiente di lavoro e/o comunque utilizzate nel processo produttivo.
L’indagine può essere preliminarmente condotta in assenza di misurazioni, salvo poi procedere ai rilievi nei casi di sorgenti non giustificabili (cfr. linee guida Inail).
Vale la pena rammentare che i danni da ROA possono essere molto gravi sia per la cute che per gli occhi e possono comportare inabilità permanente (es. riduzione della capacità visiva). Per tale motivo gli ambienti dove vengono utilizzate sorgenti ROA non giustificabili devono essere chiaramente segnalati e per essi devono essere adottate misure per evitare l’accesso di personale non autorizzato.
I lavoratori operanti con sorgenti ROA devono essere formati sul rischio specifico secondo quanto previsto dal D. Lgs. 81/08 e sottoposti a sorveglianza sanitaria.