Pubblicata in Gazzetta ufficiale il 16 dicembre 2022 la direttiva europea della Commissione UE Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD)
A partire dal 2024 tutte le imprese di grandi dimensioni e le PMI quotate dovranno rendicontare attraverso il reporting le informazioni di sostenibilità secondo nuovi criteri e contenuti.
La CSRD introduce importanti novità in tema di rendicontazione della sostenibilità aziendale, nello specifico dovranno redigere il reporting tutte le grandi società e tutte le società quotate sui mercati regolamentati dall’UE, tranne le microimprese quotate. Sono incluse anche le società extra-UE che sono quotate sui mercati regolamentati dell’UE e le filiali UE di società non UE.
La CSRD definisce inoltre i contenuti della comunicazione sulla sostenibilità che dovrà contenere:
- una descrizione del modello di business e della strategia aziendali;
- le opportunità per l’impresa e i piani dell’impresa che favoriscono la transizione ambientale;
- gli obiettivi e i progressi connessi alle questioni di sostenibilità;
- gli interessi degli stakeholder;
- il ruolo degli organi di amministrazione, gestione e controllo;
- i principali rischi per l’impresa;
- le informazioni sulle attività immateriali.
Vengono definiti inoltre l’obbligo di collocazione dell’informativa nella relazione sulla gestione, il principio di doppia materialità, l’introduzione di standard di rendicontazione europei, il formato elettronico unico di comunicazione e le differenti fasi di applicazione, nonché l’obbligo di certificazione.
Il Reporting di sostenibilità impatta su tutti i dipartimenti aziendali e coinvolge molteplici professionalità, sarà opportuno dunque sviluppare l’attività sfruttando le informazioni da essa derivanti per la gestione strategica della propria Impresa.
Nonostante si attenda ancora la definizione di alcuni aspetti di dettaglio, si consiglia di avviare il percorso di analisi iniziale del reporting già da quest’anno per non arrivare impreparati nel momento in cui sarà effettivo l’obbligo:
- dal 01/01/24 per le imprese già soggette alla direttiva sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario;
- dal 01/01/25 per le grandi imprese non soggette alla direttiva sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario;
- dal 01/01/26 per le PMI quotate con una possibile esenzione dall’applicazione della Direttiva fino al 2018.
I ns. Tecnici sono a disposizione per approfondire il tema, non esitare a contattarci.