La recente pubblicazione del Decreto Legge n.19/2024 ha finalmente definito i criteri per accedere alle agevolazioni per investimenti cosiddetti Industria 5.0. In attesa del decreto attuativo che definirà i dettagli per accedere alle agevolazioni, si rilevano alcune importanti novità nell’ambito di Industria 5.0 rispetto al piano Transizione 4.0 (normativa ancora in vigore). Di fatto, per accedere a Industria 5.0 si dovrà dimostrare di conseguire un risparmio in termini di consumi energetici oltre a rispettare i requisiti già in essere per l’interconnessione secondo la normativa precedente. La verifica e l’attestazione del risparmio sono indispensabili per poter fruire del credito di imposta e potranno essere rilasciate da EGE (esperti in gestione energia – UNI CEI 11339) e ESCO (energy service company – UNI CEI 11352). Il nostro Team, composto di EGE accreditati da un primario ente (TUV Italia) sia in ambito civile che industriale secondo la norma UNI CEI 11339, mette a disposizione la propria esperienza per assisterVi nei progetti di efficientamento, definendo assieme a voi le migliori soluzioni di ottimizzazione produttiva ed energetica.
Si deve ricordare che rimane ancora attivo il piano nazionale Transizione 4.0 (ex Industria 4.0) istituito con la Legge 232/2016 e successivamente riconfermato con le Leggi di Bilancio degli anni successivi, attualmente prorogato al 30 giugno 2026, seppur con aliquote inferiori a quelle in vigore fino al 30 giugno 2023.
Attualmente le percentuali del piano Industria 4.0 andranno in diminuzione per le annualità 2024 e 2025, come di seguito specificato:
– beni materiali in Allegato A, 20% del costo per gli anni 2024-2025 (su costo massimo ammissibile 2,5 mln €);
– beni immateriali in Allegato B, 15% per il 2024 e 10% per il 2025 (su costo massimo ammissibile 1 mln €).
Pertanto le imprese hanno ancora strumenti validi per abbattere il costo degli investimenti in macchinari, impianti e sistemi interconnessi (sia produttivi che legati al building) rinnovando e ottimizzando i propri impianti produttivi e i relativi asset immobiliari.
Un’ulteriore importante novità è l’agevolabilità – secondo il piano Industria 5.0 – dell’installazione di impianti fotovoltaici, con aliquote di agevolazione (sempre sotto forma di credito di imposta) che arrivano all’iperammortamento del 140% del credito di imposta del 45%, con aliquota equivalente pari al 63% dell’investimento nel caso di pannelli fotovoltaici prodotti negli Stati membri dell’Unione europea, composti da celle bifacciali ad eterogiunzione di silicio o tandem con un’efficienza di cella almeno pari al 24,0 per cento.
Ultimo aspetto di fondamentale importanza, nel caso del piano Industria 5.0 la compensazione del credito di imposta avverrà in unica rata annuale (salvo capienza); l’eventuale eccedenza andrà ripartita in 5 rate annuali di pari importo per gli anni successivi.
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Gestiamo dall’avvio della normativa su Industria 4.0, complessi progetti di ristrutturazione di interi impianti/stabilimenti produttivi; possiamo fornire il servizio chiavi in mano dall’analisi di fattibilità alla perizia asseverata finale, compresa la gestione dei fornitori durante le fasi di sviluppo del progetto (project management) e le pratiche autorizzative (edilizie, prevenzione incendi, ecc…) dove richieste.